La sicurezza in volo è sicuramente il punto focale su cui si concentrano gli sforzi degli esperimenti sulle mongolfiere. La mongolfiera è caratterizzata dal fatto che non è dotata di alcun motore e di alcuno strumento che consenta di dirigerla in una direzione piuttosto che un’altra, oggi sono presenti a bordo navigatori, altimetri e altri strumenti satellitari ma nessuno può guidarla, tranne il vento. La mongolfiera vola grazie ad uno dei principi più antichi della fisica, quello di Archimede: corpi con aria di minore densità di quella atmosferica vengono portati verso l’alto.
Non essendo legato a principi meccanici o all’uomo la sicurezza del volo in mongolfiera è decisamente più alta di tutti gli altri mezzi di trasporto aereo. Galleggiando nell’aria non ha nessuna possibilità di pericolo.
Al fine di tranquillizzare i passeggeri riguardo la sicurezza in volo si può spiegare come funziona una mongolfiera e le parti che la compongono. Una mongolfiera è costituita da tre parti: involucro (il pallone), bruciatore che riscalda l’aria e la navicella. Il gas propano che alimenta il bruciatore è contenuto nelle bombole, fissate internamente alla cesta. Il volo libero è un’esperienza unica, senza vuoti o scossoni: ci si sente leggeri e incantati dal panorama. Dopo il decollo generalmente ci si rilassa. Si può scegliere di volare molto in alto oppure radenti al suolo, sfiorando i tetti, andando ad appoggiarsi delicatamente sulle cime degli alberi più alti. I momenti più emozionanti e adrenalinici di un volo in mongolfiera sono il gonfiaggio del pallone che precede il decollo, quando lentamente prende forma e inizia a librarsi dell’aria e il momento dell’atterraggio con il lento avvicinamento a terra. In un volo in mongolfiera sono sempre presenti piccoli inconvenienti che lo rendono ogni volta unico e che dipendono dalla natura e dal vento, niente di cui preoccuparsi, i piloti sono tutti in possesso della certificazione ENAC quindi sanno come fare fronte ad ogni situazione.