Provare l’esperienza dei voli in mongolfiera in Lombardia è davvero emozionante, il modo per passare una giornata da ricordare e per regalare un ricordo indimenticabile. Le campagne lombarde sono un luogo spesso inesplorato che nasconde piacevoli sorprese da scoprire attraverso un giro in mongolfiera Lombardia. Tra le sorprese che questo territorio regala una è il campo volo situato a San Colombano al Lambro, una exclave della provincia di Milano. Nel mezzo della pianura padana, 40 km a sud di Milano sorge questo comune che deve il suo nome ad un monaco missionario irlandese che partito dalle sue terre di origine passò per questi luoghi all’inizio del VII secolo, ed oltre all’attività apostolica di conversione al cristianesimo, incentivò fortemente la coltivazione della vite. Tra le nuvole sopra vigneti e borghi caratteristici. Dal silenzio del cesto di vimini, seguendo le brezze della giornata, compare la collina di San Colombano in tutta la sua bellezza.
La collina si alza dalla pianura circostante di circa 75 metri. Questa zona vitivinicola in Italia è spesso sconosciuta agli appassionati di vini anche se il suo livello qualitativo è da sempre in crescita. La vocazione di questo territorio per la viticoltura viene sancita nel 1984 con l’ottenimento della DOC San Colombano al Lambro, durante la gita in mongolfiera Lombardia si sorvolerà questa elegante collina dove la vite viene coltivata da moltissimo tempo ed i cui frutti sono utilizzati da laboriosi cantinieri per produrre vini di qualità. La particolarità di questo luogo è dovuta non solo alla presenza di questa zona collinare nel bel mezzo della pianura padana ma anche a come la coltivazione della vite si sia diffusa in questi luoghi: grazie all’opera dei monaci seguaci del frate irlandese, legati alla coltivazione della vite da esigenze di culto e guidati dalla conoscenza delle opere di agronomia dei classici, che gli amanuensi dell’ordine ricopiavano su pergamene. La collina di San Colombano è un luogo magico e affascinante, non a caso ha avuto il privilegio di essere citata da Francesco Petrarca in una lettera a Guido Arcivescovo di Genova, del 21 ottobre 1353:
“E’ questo un vago fertilissimo colle, posto quasi nel mezzo della Gallia Cisalpina, cui dalla parte esposta a Borea e ad Euro è prossimo S.Colombano, castello assai noto e cinto di forti mura. A piè del colle scorre il Lambro limpidissimo fiume e benché piccolo, è capace di sostenere barche di ordinaria grandezza, il quale scendendo per Monza, di qui non lungi, si scarica nel Po: a ponente si stende lo sguardo a larga spaziosa veduta, e regnavi gradita solitudine e amico silenzio. Io non conosco altro luogo che in positura si poco elevata si vegga attorno si vasto prospetto di nobilissime terre; sol che tu giri d’attorno l’occhio ti si offrono innanzi, Pavia, Piacenza e Cremona ……..A tergo abbiamo le Alpi che dividono dalla Francia e che colle sue nevose cime cinte dalle nubi par che tocchino il cielo, dinnanzi agli occhi sta l’Appennino e immenso numero di terre e di castelli, fra i quali Clastidio…….Veggo infine sotto ai miei piedi il Po che con vasto giro serpeggia fra i pingui colti della sottoposta pianura”.
I riferimenti storici parlano di un vino di qualità che nasce dal laborioso rapporto fra la professionalità dell’uomo e la divina vocazionalità del territorio, dove un clima particolare, giustamente piovoso in primavera, caldo e asciutto in estate e nel periodo importante per la maturazione e l’affinamento delle uve che ha permesso la nascita di numerose cantine in questa zona.. Ci sono quindi tutti gli ingredienti per un volo in mongolfiera in Lombardia che regalerà più di quello che ci si può aspettare da questa esperienza già fantastica.